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Sesto Fiorentino: una mostra d’avanguardia tinta di classico

Da Michelangelo ad Antonio Berti, percorsi incrociati.

di Sofia PorcinoLa mostra viene inaugurata oggi, venerdì 20 marzo, alle ore 18.30 presso il centro espositivo Antonio Berti di Sesto Fiorentino. Presenta il professor Giampaolo Trotta, interviene il vicesindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Zambini.

Francesco Battaglini, Franco Berretti, Fabio Anfossi, Myriam Cappelletti, Paolo Staccioli, Fabio Inverni, Maddalena Barletta, Marco Orsucci e Stefano Mariotti gli artisti che si sono lasciati ispirare dai due maestri d’arte, per regalare  opere avanguardistiche tinte da un forte richiamo alla classicità. David by Michelangelo

La mostra, curata da Francesca Roberti e dall’associazione Art Art Impruneta, è nata per celebrare i 450 anni dalla morte di Michelangelo e i 110 anni dalla nascita di Antonio Berti.
Gli artisti svelano i loro lavori con una esposizione piena di energia, forza ed eleganza. Le tecniche si intrecciano in una ricercata raffinatezza, con toni a tratti squillanti, a tratti più pacati.
La mostra rimane aperta fino al 4 aprile. Centro espositivo Antonio Berti, Via Bernini, 57 Sesto Fiorentino. Orario: da lunedì a venerdì, 16-19; domenica, 11-13 e 16-19. Ingresso libero.

Breve storia di Antonio Bertiantonio-berti

Nasce da una modesta famiglia di contadini e pastori. Affascinato dal patrimonio artistico di Firenze, a 17 anni inizia a lavorare alla Richard Ginori dove può dedicarsi al disegno dei prodotti in porcellana.

Lo scrittore Ugo Ojetti, dopo aver visto alcuni suoi lavori in creta, consiglia al padre Angiolo di iscrivere il figlio all’Istituto d’Arte Santa Croce di Firenze. Da qui inizia la carriera artistica di Antonio Berti.  Partecipa alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.

Le sue opere migliori sono i busti scolpiti nel bronzo. Il monumento a Foscolo posto in Santa Croce a Firenze, i busti di vari membri della famiglia reale, di Mussolini, della Medaglia d’oro Locatelli, della miliardaria americana Barbara Hutton, di Susanna Agnelli. Inoltre i monumenti celebrativi: Alcide De Gasperi a Trento, quello di Pio XII a Roma, il monumento di Santa Luisa di Marillac in San Pietro, la statua bronzea di don Giulio Facibeni sulla piazzetta antistante la Chiesa di Santo Stefano in Pane a Firenze ed infine la statua in bronzo di Guglielmo Marconi, realizzata nel 1974 nel parco di Villa Griffone a Sasso Marconi, il monumento alla Regina Elena, eretto a Messina, quello a Padre Pio e quello ad Aldo Moro. Quest’ultimo fu realizzato postumo su suo bozzetto.immagine_home

Nel maggio 2014, in occasione del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, è stata collocata a Roma, nel giardino di S. Andrea al Quirunale, una rifusione del gruppo di Berti intitolato Pattuglia di Carabinieri nella tormenta, del 1973.