Un 22enne nel Parco Del Lungarno Santa Rosa, giardino Silvano Sarti, è stato attaccato alle spalle con destrezza mentre era seduto sulla panchina da un ladro dove a causa della colluttazione da cui cercava di difendersi è caduto a terra chiedendo aiuto alle persone vicine che però non l’hanno soccorso.
Il furto è accaduto nel pomeriggio del 9 Febbraio 2022 alle ore 16:30 nei pressi del presidio Medico Lungarno Santa Rosa di Firenze dove un giovane stagista fiorentino si era recato per delle commissioni. Poi portate a termine si era recato nel parco davanti alla struttura dove si è seduto su di una panchina con il suo iPhone nuovo per intrattenere una conversazione in videochiamata con una sua amica. Passati pochi minuti dopo che il ragazzo si era seduto per fare conversazione con il telefono tenuto di fronte a lui, è stato sorpreso alle spalle da un giovane aggressore con indosso una felpa di colore rosso con cappuccio (della marca Napapijri o Norway), un cappellino nero e la mascherina ffp2 bianca che ha reso irriconoscibile il volto per completare l’identikit.
Mentre la videochiamata era ancora in corso e la sua amica visionava inerme la scena in diretta che si stava svolgendo dall’altra parte dello schermo, l’aggressore ha allungato il braccio con l’intento di furto con strappo per prendere il cellulare, lo stagista ha reagito perché il ladro non gli rubasse il cellulare mentre chiedeva a squarciagola aiuto a tutti i presenti del parco. Purtroppo il giovane è stato inascoltato dai presenti, l’iPhone nuovo è stato rubato, la ragazza ha visto il suo amico cadere a terra in diretta. La videochiamata è andata avanti fino a che la ragazza non ha potuto vedere solo una schermata nera e udire le grida del suo amico in sottofondo.
La giovane terrorizzata dalle possibile condizioni dell’amico ha immediatamente contattato la polizia (che ha risposto immediatamente) e i familiari di costui perché venisse soccorso il prima possibile e che l’aggressore fosse fermato. Mentre la colluttazione stava avvenendo in videochiamata la ragazza ha tentato a realizzare una registrazione schermo come prova dell’evento ma la colluttazione è accaduta troppo velocemente perché ciò fosse possibile.
Il giovane, seppur molto scosso dall’aggressione ha però trovato il modo di essere pronto a reagire e a contattare a sua volta la famiglia tramite l’Apple Watch. Sul corpo ha rilevato dei graffi sulle mani e gli abiti e i capelli erano macchiati di terra e foglie a causa della caduta. La sua tracolla era spezzata: Fortunatamente non ha rilevato segni di arma da taglio, da fuoco o segni di aggressione fisica da parte del ladro.
È stato poi prontamente soccorso dai familiari per poi essere accompagnato al Comando Provinciale dei Carabinieri di Via Borgo Ognissanti a Firenze per sottoscrivere una denuncia insieme anche alla testimone che aveva visionato tutto in diretta tramite videochiamata.
L’aggressore dalla felpa rossa è stato poi rintracciato più tardi quel giorno in zona Ponte alla Vittoria grazie all’app “Dov’è” di localizzazione presente su tutti i prodotti Apple. Il fratello dello stagista si é recato dunque sul posto dopo l’accaduto sulle tracce dell’aggressore nell’intento di individuarlo e di ritrovare il cellulare. Dopo averlo individuato in compagnia di altri due individui, nel tentativo di avvicinarsi a loro, i soggetti sono scappati. I carabinieri con la volante pur essendo stati inviati sul posto dalla centrale di Borgo Ognissanti dietro le indicazioni di localizzazione, dopo la fuga dei soggetti non sono risusciti più a localizzarli. La denuncia è stata sottoscritta e i carabinieri sono a lavoro: L’indagine è ancora aperta.
Cellulare rubato? I 5 punti focali e i consigli emersi da parte del Comando dei Carabinieri della centrale di Borgo Ognissanti:
1. Se si viene approcciati e aggrediti per un furto con strappo e non è possibile difendersi la cosa migliore è cedere l’oggetto individuato dagli aggressori, lasciarlo in una direzione lontano da voi o nel fiume. In caso contrario c’è il rischio di incorrere in gravi danni fisici in caso di estrema resistenza se l’aggressore fosse armato. Chiedere comunque aiuto. Una buona tattica è telefonare subito dopo l’aggressione ai carabinieri o alla polizia per raccontare del reato appena vissuto, osservare la direzione in cui è andato il ladro e indicarla alle forze dell’ordine perché possano riuscire a raggiungerlo il prima possibile.
2. Subentrato il furto bloccare immediatamente il cellulare da remoto e inizializzalo. Cercare di localizzarlo tramite l’app “Dov’è” (se Apple). Avere un codice o un riconoscimento facciale inserito nel proprio cellulare così da evitare violazioni della privacy.
3. Guardarsi sempre attorno con attenzione, evitare di stare troppo fermi in un luogo. La maggior parte dei furti avviene sulla tramvia di Firenze, perciò è ancora più importante essere accorti. I carabinieri sottolineano un’attenzione ancora maggiore per le ragazze che oltre a furti potrebbero incorrere in altri tipi di aggressione.
4. Se il cellulare viene individuato dall’app sul computer o gadget tecnologici, informare la volante dei carabinieri perchè possano intervenire sul posto. Se anche a livello oculare vediamo l’aggressore o gli aggressori vanno seguiti in lontananza rimanendo in contatto telefonicamente con le forze dell’ordine così da aiutarli nel loro lavoro. Evitare di approcciare i ladri perché scapperebbero via e l’operazione diventerebbe quasi nulla.
5. Ad oggi i cellulare di ultima generazione non possono essere riusati cambiando semplicemente la Sim, verrebbero comunque trovati. I ladri, soprattutto citando gli iPhone, rivendono i pezzi hardware del prodotto. Quando un iPhone viene bloccato per sbloccarlo in una sede che si occupi di ciò è sui 400€, una cifra che generalmente un ladro non intende spendere. È importante per la ricerca poter fornire alle forze dell’ordine anche il numero seriale del cellulare rubato per aiutare nel rintracciamento.
Articolo e fotografie realizzate da Vittoria Martini-Iorga