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Carnevale di Viareggio 2022: I carri in lavorazione nella Cittadella del Carnevale

Oggi, 20 febbraio 2022, Viareggio (Toscana) sarà teatro di un appuntamento tradizionale di festa: Il Carnevale di Viareggio. Nelle settimane scorse nella Cittadella del Carnevale si è potuto assistere alla preparazione dei carri e delle mascherate dei rioni. L’evento, che festeggia i suoi 149 anni, si svolgerà come da tradizione sulla Passeggiata, dove appunto sfileranno i carri e le maschere a terra. Un appuntamento che dunque torna nella sua collocazione di date originarie ma con delle limitazioni date dalle regole anti Covid-19, ammettendo all’evento quarantamila persone ai primi tre corsi mascherati del Carnevale di Viareggio così da mantenere un distanziamento di sicurezza.

Nell’edizione 2022, dal 20 febbraio al 12 marzo, a sfilare saranno 13 carri allegorici, dei quali 9 di prima categoria (si definiscono così i carri più imponenti) e 4 di seconda. Inoltre 9 maschere in gruppo e 10 isolate, per un totale di 200 raffiguranti. Nel 2023 Viareggio festeggerà i 150 anni del suo Carnevale.

La storia del Carnevale di Viareggio dal 1873 a oggi:

La prima tradizionale sfilata di carri risale al lontano 1873 quando dei ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le salate tasse che erano costretti a pagare e il corteo era composto da carrozze fiorite trainate da buoi.
Da allora ogni anno questa tradizionale sfilata si è sempre rinnovata e attorno alla fine del 1800 sono comparsi anche i primi carri allegorici costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori e messi insieme da abili carpentieri. Con la prima guerra mondiale la tradizionale festa ebbe una pausa che durò 6 anni, ma nel 1921 la manifestazione riprese ancora più vigorosa. Nel 1925 per la realizzazione dei carri venne introdotta per la prima volta la cartapesta. Nel 1930 Umberto Bonetti ideò la maschera ufficiale del carnevale: Il Burlamacco. Durante la seconda guerra mondiale il carnevale ebbe una interruzione per poi riprendere l’evento nel 1946. Da qui in poi il carnevale si è sempre di più rafforzato, nel 1954 la prima diretta tv e nel 2001 la creazione di un grande complesso dedicato al Carnevale: La Cittadella del Carnevale di Viareggio.

Il Burlamacco

La maschera ufficiale del carnevale fu creata nel 1930 dal pittore futurista e grafico viareggino Uberto Bonetti, assieme alla sua compagna Ondina (una giovane bagnante tipica di quegli anni), per veicolare la nota manifestazione sul manifesto pubblicitario dell’edizione 1931: grazie alla sua immediata popolarità divenne ben presto il logo ante-litteram del Carnevale versiliese. È un insieme di caratteristiche delle principali maschere italiane dell’epoca: così abbiamo il cappello di Rugantino, il mantello del dottor Balanzone, il costume a scacchi stile Arlecchino, la gorgiera bianca alla Capitan Fracassa (o Capitan Spaventa) e il bottone bianco del Pierrot francese. Dopo la sua prima comparsa, la maschera rimane senza nome durante 8 anni. Col passare del tempo il Burlamacco si evolve, si trasforma e si aggiorna pur rimanendo sempre fedele al modello iniziale e con lui anche Ondina, sua compagna già dal manifesto del ’31, che compare e scompare a fasi alterne nei manifesti carnevalari di Viareggio, divenendo anche lei una maschera. Il 21 dicembre 1988 Burlamacco entra, come maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Una figura monumentale in carta a calco di Burlamacco è esposta al Musée de l’Homme di Parigi.


Il nome Burlamacco, un richiamo della “burla” carnevalesca, ha diverse ascendenze: “Burlamacca” è il canale che attraversa la città di Viareggio. Altra ipotesi, è quella che vede il nome Burlamacco avvicinarsi a quello di un personaggio romanzato, il Buffalmacco rinascimentale, uno dei protagonisti del Decameron di Giovanni Boccaccio. Versione tra le più accreditate è quella dello pseudonimo che usava il suo autore in certe opere. Un’ulteriore ipotesi è che il Burlamacco derivi da Francesco Burlamacchi, uomo politico della Repubblica di Lucca. Il cappello che indossa la maschera è quello degli ambasciatori lucchesi ed i colori di Burlamacco richiamano quelli del comune di Lucca.

Articolo e fotografie realizzate da Vittoria Martini-Iorga

Bozzetti dei carri: www.viareggio.ilcarnevale.com